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Forma mentis troppo rigida e l’essere legati a concezioni del passato, non più attuabili al giorno d’oggi, rendono, in alcuni casi, difficile l’applicazione del revenue management, o più semplicemente anche solo aprirsi a un pensiero revenue.
Chi vuole migliorare la performance della propria struttura deve tener presente il REVPAR. L’analisi di mercato va fatta nell’insieme in molti casi, invece, è fatta in maniera parziale.
Il modello di Hotel Revenue Management piace, lo dimostra il percorso di internazionalizzazione che sta avvenendo. Il modello piace e convince gli albergatori, anche stranieri, ad aprirsi ad un nuovo modo di commercializzare le proprie strutture.
Una tariffa di partenza ”bassa” allontana la clientela 4 e 5 stelle, oppure crea una potenza commerciale tale da attirare su quella destinazione flussi maggiori di clienti? Capiamolo!
L’albergatore che non parla un linguaggio moderno, fatto di strategie di mercato si troverà a fare i conti con strutture mezze vuote e prezzi non in linea con il mercato.
Testimonianza “super partes” di un albergatore
Molte volte sono i freni psicologici che tengono il Revenue Management fuori dalle strutture alberghiere. Oggi non ci si può più permettere di restare legati ai vecchi schemi mentali, se non si vuole colare a picco.
Zanzibar, Riva Del Garda, Giulianova e Ischia: mille albergatori a scuola di revenue, tante persone incontrate in un mese, tanti i confronti costruttivi.
Gli albergatori hanno fame di Revenue, grande successo per l’incontro di Giulianova. Il ringraziamento di Franco Grasso.
Si parlerà di Revenue e Destination Management durante la giornata di formazione ad Ischia. Un tema importante e quantomai attuale nel mondo dell’ospitalità.