Con l’App giusta…siamo tutti Revenue Manager
L’epoca moderna è sempre più frenetica. Questa frenesia è giustificata da una realtà incontestabile: l’informatizzazione ha raggiunto livelli di eccellenza (e di abuso) inesprimibili.
C’è un’applicazione per tutto, viviamo in internet e nel nostro intelligentissimo telefono.
Seguendo questi ritmi, ogni sei mesi massimo siamo già desueti.
Dobbiamo inseguire la tecnologia, come un levriero fa con il coniglio meccanico alle corse.
Fosse vivo Bukowski prima riderebbe di noi poi punterebbe sul più veloce, magari dal suo smartphone.
Come sempre noi esseri umani produciamo buone idee ma è l’utilizzo che fa la differenza.
Il problema non è certo la ragion d’essere dell’informatica, piuttosto l’uso smodato. Senza quasi accorgercene siamo arrivati sull’orlo del pozzo nero.
La facilità che ci concedono queste comodità diventa una scusa per mandare in letargo la nostra materia grigia.
Non servono più la memoria, l’esperienza o la competenza, c’è sempre un’app pronta per sopperire alle nostre mancanze. Tutti siamo capaci di giocare in borsa quanto a poker e tutti siamo revenue manager.
Un buon venditore però studia il mercato e il rischio imprenditoriale non può prescindere dalla consapevolezza di ciò che è necessario. In fondo, lavoriamo in funzione di ciò che vuole il Mondo.
Nasce da quest’assunto l’apparente incoerenza esistenziale del nostro software di analisi: Revolution Plus.
L’addetto ai lavori ha capito da quale parte tira il vento; senza l’online non si vive e per arrivare al massimo della prestazione abbiamo bisogno di sempre più informazioni.
Numeri, dati e proiezioni sono gli ingredienti per la ricetta di una tariffa appetibile
Via i quaderni, i post-it e il vecchio saggio del villaggio che si ricorda ancora di quanto caldo faceva quel 15 Agosto del 1945, quando Hirohito annunciò la resa incondizionata e pose fine alla guerra.
Oggigiorno abbiamo bisogno di un programma informatico che ci dia tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Quindi la domanda è: di cosa abbiamo bisogno? O meglio, di cosa crediamo di avere bisogno?
Nel mare magnum di case software e di grandi colossi del settore, ognuno offre la propria idea di strategia commerciale ma tutti sono d’accordo su un punto: la tariffa dev’essere suggerita da un algoritmo informatico.
Se fosse ancora vivo Asimov, ci terrebbe a rammentarci la Prima Legge della Robotica. E forse anche la seconda.
Intanto, come accade spesso, il grande gregge segue il suo pastore verso ciò che sembra più facile.
Revolution Plus è lo studio costante di tutte quelle informazioni e variabili utili a produrre una tariffa. Il grande contenitore di numeri che abbiamo costruito è plasmato a immagine e somiglianza della struttura.
Lo aggiorniamo, lo studiamo e lo perfezioniamo, al passo con i veloci tempi di questo tempo. Ma, fatto tesoro di ciò che leggiamo in esso, la decisione finale non è di Revolution.
Il prezzo lo fa chi legge i dati, lo fa l’uomo
E allora torniamo all’incoerenza esistenziale. Perché se Revolution è uno strumento per noi imprescindibile non fa quello che richiede il suo mercato di riferimento, vale a dire produrre autonomamente i prezzi?
Servono conoscenze, esperienza, sensibilità e capacità d’interpretazione. Caratteristiche talvolta persino innate in un essere umano che difficilmente un prodotto informatico sarà in grado di sostituire.
Una corretta strategia tariffaria – la vita quotidiana che prende vita da essa – è la costruzione di un grande puzzle, tassello dopo tassello.
Talvolta senza neanche la possibilità di capire il quadro generale ma semplicemente seguendo le indicazioni che il mercato ci offre, pronti a veder stravolte tutte le nostre certezze.
I software spara-prezzi servono a chi non ha tempo e/o competenza
Se manca il primo, assumiamo qualcuno che possa farlo. L’investimento corretto ripagherà ogni centesimo della spesa.
Se manca il metodo, impariamolo. D’altronde ogni mestiere va fatto con cognizione di causa, altrimenti il problema è nella scelta alla base.
Il mondo insegue un errore e, per quanto possa sembrare presuntuoso affermarlo, non c’è altro modo di porre la questione.
Sarebbe deontologicamente discutibile voler credere nella via comoda e semplice. Il messaggio viene forte da chi crede che anche i numeri siano dotati di un corpo e di un’anima.
Il primo è ciò che si vede ma poi c’è la ragione per cui continuiamo a studiare e ad appassionarci alla nostra materia: non è la somma dei dati bensì il loro significato che ci riporta ai comportamenti del mercato. E da lì al prezzo migliore possibile.
Revolution Plus è un testo alchemico perfetto, interpretabile ed utilizzabile unicamente da chi conosce la lingua in cui è scritto.
Non è però una conoscenza elitaria, è alla portata di tutti. O meglio, di chi ha voglia di imparare.