Viaggio in Argentina, un tuffo nella storia che è anche un po’ la nostra

Quello che io e Franco Laico abbiamo voglia di condividere sono le impressioni di un viaggio che ci ha particolarmente colpiti, non solo per la grande ospitalità con la quale siamo stati accolti ma anche per la voglia che questo Paese ha di riscattarsi dal punto di vista turistico, e delle grandi speranze che ripone nel Revenue Management per farlo.

Dieci giorni in Argentina, tra lavoro e turismo, in questo Paese così vicino culturalmente e così lontano geograficamente.

La distanza culturale, come sappiamo, è molto più sentita della distanza geografica, e immaginare di andare a Beirut in poco più di 3 ore di volo sembra molto più lontano delle 11 ore di volo per Miami.

Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente appena atterrato in terra argentina ed è una importante riflessione che ogni studioso di dinamiche turistiche dovrebbe approfondire.

La storia di questo Paese è anche un po’ la nostra (della nostra azienda, intendo) perchè seguiamo al momento 8 alberghi in Argentina, tra Buenos Aires, Mar del Plata e Cordoba, oltre a una struttura molto bella in Ecuador.

Di conseguenza, l’America Latina è una zona del mondo con cui abbiamo a che fare tutti i giorni.

E molto altro ancora bolle in pentola!

Buenos Aires è una città dal grande fascino, in equilibrio tra un passato che per i suoi abitanti significa primi del ‘900 e un presente futuribile, come ogni grande città dal respiro internazionale.

È considerata tra le 14 città più interessanti al mondo, e invito chiunque non l’abbia conosciuta di immaginare un viaggio che sono sicuro nessuno rimpiangerà di aver fatto.

Il Sud America  – dal punto di vista turistico – è un grande mercato, stracolmo di opportunità.

Ma ha bisogno di molte cure e attenzioni ed è per questo che abbiamo deciso con Franco Laico e le nostre famiglie di andarci.

Il Revenue dei due mondi

Ovviamente, a parte di piacere di andare alla scoperta di ogni angolo di questa meravigliosa città, ci siamo dedicati a incontri di lavoro che hanno dato frutti piuttosto rilevanti.

Abbiamo chiuso un accordo molto importante con la catena “The Hotels Co ”,  i cui titolari, oltre a innamorarsi delle nostre tecniche – già sperimentate da loro stessi, in realtà – si sono dimostrati interessati a sviluppare il nostro brand in tutto il Sudamerica.

I ragazzi che fanno capo a questa catena sono giovani brillanti e pieni di idee e di energie: Florencia, Nicolás e Gonzalo sono tre splendidi esempi di come amicizia, etica e professionalità possano fondarsi per creare business, di quelli buoni, che durano nel tempo e che fanno bene a tutti.

Stiamo lavorando inoltre, a una partnership con una grande compagnia alberghiera che, dopo aver visto i risultati ottenuti nei nostri 8 alberghi argentini, sta seriamente valutando di affidarci il revenue management in esternalizzazione per le sue strutture, azione che – a detta degli stessi titolari – a livello di catena sicuramente garantirebbe un abbattimento di costi e la certezza dei massimi ricavi possibili.

Non avendo voglia di limitare il nostro raggio d’azione ai soli hotel e per non farci mancare nulla, approfittando della grande tradizione dei teatri in questa città, abbiamo incontrato i due principali proprietari dei teatri di Buenos Aires (circa 18 sale) e abbiamo cercato di far capire loro i vantaggi dell’applicazione di una buona politica di Revenue Management.

Quello che abbiamo percepito è sicuramente un forte interesse a valutare una sinergia commerciale e tariffaria.

Franco Grasso Revenue Team International sempre in prima linea

Giorgio Lorito è il nostro uomo a Buenos Aires da sei anni e, aiutato dall’ottimo Marco Milo  – responsabile dello sviluppo LATAM (Latino America) che sebbene risieda in Spagna si spende tra Valencia e Buenos Aires – stanno portando avanti un programma di sviluppo delle consulenze revenue per gli hotel e di sensibilizzazione generale sulle nostre tecniche di Revenue Management, raccogliendo molti consensi e risultati.

Le dimensioni smisurate del “pianeta Argentina” non hanno reso possibile  – visti i tempi ristretti e i tanti impegni  – una visita della Patagonia che ritengo sia una delle meraviglie del nostro pianeta. Ma ci siamo ripromessi di tornare alla scoperta di questa divina meraviglia per “sintonizzarci” di più con questa figlia della nostra Madre Terra.

L’Argentina è il Paese numero 75 che visito: e non sono per niente appagato, perché viaggiare è qualcosa che abbiamo dentro e che non potremo mai né completamente appagare né ignorare, alla faccia di crisi, problemi e terrorismi mediatici.

Perciò il mio consiglio, anzi il mio invito è sempre lo stesso: non fermatevi…mai!

Hasta pronto!

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