“Salto con l’ansia”: prove “tecniche” degli albergatori per l’estate 2019

In questi ultimi tempi stiamo lavorando alacremente su un Progetto di Analisi e Studio del Mercato sardo. Una collaborazione con Consorzio UNO, Università di Oristano che ha l’obiettivo di misurare l’aderenza al mercato delle politiche tariffarie e commerciali delle strutture presenti in Sardegna.

I dati raccolti saranno condivisi e presentati in una serie di incontri in terra di Sardegna, il primo dei quali si terrà il prossimo 7 maggio, nell’ambito dell’evento Aperiturismo 2019: “Destinazione Sardegna. Scenari, revenue e prodotti turistici.”

Procedendo lungo il cammino, una mattina ci si imbatte in questo:

E in questo:

 

Mentre portiamo avanti le nostre rilevazioni, all’inizio di aprile sull’edizione di Olbia della Nuova Sardegna compaiono questi due titoli, a una settimana l’uno dall’altro.

È tipico.

Non solo, sia chiaro, nel caso di cui stiamo discutendo che vuole essere utile soltanto come esempio, come trampolino per passare dal particolare al generale.

Perché  – in generale – questo è un periodo dell’anno molto speciale.

Più o meno in questi giorni, forse non per tutti ma per molti albergatori inizia la stagione dello sport, la stagione del ‘’salto con l’ansia’’.

È quel periodo corrispondente approssimativamente con la Pasqua in cui ci si rende conto che un altro anno è passato e una nuova stagione estiva sta iniziando, in cui si riapre, si rimette a posto, ci si prepara e si spera. Che, almeno, non piova.

Il mese di aprile porta incertezza: viene facile pensare già all’estate che è simultaneamente troppo lontana e troppo vicina.

Il salto con l’ansia ha un coefficiente di difficoltà maggiore se poi, come in questo 2019, si devono superare anche i ponti. La Domenica di Resurrezione, la Liberazione e la Festa dei Lavoratori: tutti in rapida sequenza.

Si sa che in situazioni di alta concentrazione di eventi, non tutti andranno nello stesso modo. Si sa che ci sono festività nostre e altre che riguardano anche gli altri. Ci si è messo anche il tempo: non piove e poi piove, si prenota e poi si cancella.

E intanto l’estate incombe.

Come con la prova costume, ci domandiamo se arriveremo bene al momento in cui si apriranno gli ombrelloni. Come con la prova costume servirebbe uno specchio.

Uno specchio che restituisca l’immagine reale dello stato di forma. Questo è lo screening: un’occhiata imparziale e obiettiva  per capire come stiamo.

Posto che Pasqua va considerata come uno spartiacque prima del quale è difficile attendersi movimenti sensibili e posto soprattutto che non è sempre bene riempirsi troppo presto, potrebbe fare comodo sapere davvero come sta andando, quanto bene ci stiamo avvicinando all’estate, per capire se siamo troppo pieni o troppo vuoti.

La consapevolezza fa tanto: possibile che l’afa che da qualche parte già si è sottilmente avvertita desertificherà il nostro planning?

Possibile, invece, che manchi solo qualche settimana per poter spalancare la finestra di prenotazione e prendere una bella boccata d’ossigeno?

Se osservati da occhi abituati, alcuni elementari dati possono fugare il dubbio. Magari non andrà definitivamente via l’ansia ma almeno sapremo quant’è alto l’ostacolo.

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