La partita Revenue

L’articolo di Franco di qualche tempo fa, mi ha stuzzicato e ho cominciato a chiedermi che cosa c’entra davvero il Revenue con il Calcio. Entrambi rigorosamente con la maiuscola…

E mi è venuto in mente che c’entra un sacco.

Ad esempio…

La tariffa bottom è quella della bassa stagione, dei periodi in cui dobbiamo condizionare la domanda, dei momenti in cui si deve essere spillage ed è, in senso calcistico, la tariffa difensiva. Quindi la tariffa bottom è la Grecia di Otto Rehhagel che all’Europeo del 2004 riscoprì in Traianos Dellas un libero vecchio stampo e che con un catenaccio ben organizzato arrivò a strappare il titolo al favoritissimo Portogallo padrone di casa. La tariffa bottom è il Chelsea di Hiddink che nell’aprile del 2009 si barrica al Nou Camp e ferma il Barça di Messi, Eto’o e Henry. La tariffa bottom è l’Inter di Mourinho che raggiunge la finale di Champions del 2010, eliminando il Barcellona (sempre quello…) in una serata epicamente difensivista e giocando in 10 per un tempo e mezzo a causa del doppio cartellino giallo di Thiago Motta.

Oppure la tariffa di resistenza. È quel prezzo che è pericoloso, che costituisce il rischio di bloccare l’ingresso delle prenotazioni. Ma è anche quella tariffa che, se conosciuta e ben gestita, può dare grandi soddisfazioni. La tariffa di resistenza è Eric Cantona. Genio del calcio quando nel 1996 segna gol, come quello in pallonetto al Sunderland e genio dei calci (volanti), quando aggredisce il tifoso del Cristal Palace che lo sbeffeggia. La tariffa di resistenza è Edmundo che all’alba del ’99 abbandona tutto e tutti ma soprattutto Rui Costa e Batistuta con cui stava trascinando la Fiorentina in vetta alla Serie A e se ne fugge a Rio per perdersi nel Carnevale. E con lui molte delle potenzialità di quella squadra guidata dal Trap.

La tariffa rack. È la tariffa impossibile, quella che si vende un paio di volte l’anno. La tariffa rack è il Chino Recoba che scatena il suo sinistro da metà campo e scaraventa il pallone nella porta di Roccati e dell’Empoli. La rack è Asmir Begovic che dalla sua porta, quella dello Stoke City, calcia un rinvio talmente potente da superare il suo collega del Southampton, Boruc, segnando la rete dell’1-0. Rack sono Maradona (contro l’Inghilterra ai Mondiali ’86), Weah  (in Milan-Verona del 1996), Ronaldo – il Fenomeno, non Cristiano – (in casa del Compostela sempre nel ’96) che si stancano di aspettare lo sviluppo dell’azione, prendono il pallone e lo conducono nella lontanissima porta avversaria senza quasi accorgersi degli avversari.

Potrei continuare a lungo ma anche solo queste (per ora) poche righe dicono che, sì, il Revenue c’entra un sacco con il Calcio. Basta ricordare sempre la maiuscola. Per entrambi.

 

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