Il tuo Hotel è business o leisure?

Quante volte ho sentito questa domanda! Come a voler definire un proprio ambito di mercato, marcare un territorio e/o una caratteristica che, oltre ad essere limitante, non ha alcun senso.

Molti anni fa c’era la corsa agli alberghi cosiddetti business, hotel che lavorando con grandi aziende di riferimento territoriale non sentivano la necessità né di turismo Leisure né di tariffazioni dinamiche. Avevano una tariffazione statica di convenzione e…amen.

Era strano dover spiegare a questi albergatori che il cliente business non viaggia 3 giorni su 7 (quasi la metà) e che agosto e tutte le feste comandate resta comunque ai box. In totale fa circa tre/sei mesi…insomma un albergo business è “un albergo stagionale”… aperto 12 mesi! (Potrebbe interessarti la Guida al Revenue Management per le Strutture Business).

Perché disinteressarsi del Leisure quando questo è diverso, è complementare, al Business? Perché non fare allora  tariffazioni dinamiche più o meno aggressive per gran parte dei week end dell’anno, per le feste comandate e il mese di Agosto?

Il mercato business, per quanto grande e potenzialmente limitato, costringe gli alberghi di un territorio a contenderseli a suon di ribassi di tariffe in convenzione e in agevolazioni.

Il mercato leisure è infinito e potenzialmente illimitato, vuole la coesione del territorio per generare risultati e non la competizione, come nel business. Molti alberghi inoltre, oggi, durante il periodo mid week, lunedì-giovedì (soprattutto da Aprile ad Ottobre), hanno sia clientela business sia leisure. E questa deve poter coesistere attraverso una alta consapevolezza delle tecniche tariffarie e commerciali, fondamentali per non fare errori sia con un mercato sia con l’altro.

In realtà, un albergo che sia solo business non esiste. Ma se lo è,  il rischio che questo abbia problemi di sopravvivenza sono  davvero alti.  Un albergo solo leisure può esistere invece? Certamente!  Credo che oggi un albergo leisure, con una buona e lunga stagionalità – magari un 4 stelle –  e senza l’assillo della ristorazione (se nel territorio di riferimento non mancano ristoranti), sia una delle scelte più sagge da fare nelle acquisizioni alberghiere.

Che poi sia montagna,  mare, lago o città d’arte poco cambia.

I tempi sono cambiati che gli albergatori si allineino!

Buon investimento a tutti!

 

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