Bollettino Revenue num. 7, analisi e previsioni mare, montagna e città estate 2020

Analizzando gli ultimi grafici che abbiamo estrapolato dal nostro software Revolution Plus, per le strutture di montagna rileviamo un’occupazione al momento del 90% ad agosto e del 37% a settembre, mentre quelle di mare si attestano all’86% ad agosto e al 33% a settembre.

Confrontando questi dati con l’ultima rilevazione da noi effettuata, riscontriamo che nelle 2 settimane dal 10 al 25 agosto c’è stato un incremento dell’occupazione: il
cluster montagna è salito dell’8% sia ad agosto che a settembre, mentre il cluster mare è aumentato dell’8% ad agosto e del 6% a settembre.

 

In quest’uscita iniziamo ad analizzare anche l’andamento delle città.

Le città business hanno al momento un’occupazione del 62% ad agosto e del 27% a settembre. Per le città leisure invece rileviamo che l’occupazione ad oggi è del 54%
ad agosto e del 19% a settembre.

Le città business hanno una percentuale di occupazione più alta perché chiaramente i clienti business italiani (e in misura minore anche stranieri) devono muoversi per
lavoro e questo fattore genera un maggior flusso verso questa tipologia di città.

I dati leggermente più bassi delle città leisure invece possono essere spiegati con l’attuale carenza di clienti stranieri, che sono la fetta di mercato più ampia per questo cluster e che hanno ridotto i loro spostamenti turistici oltre confine per tutta una serie di ragioni già menzionate in altri articoli. E la clientela domestica, che tende a preferire soprattutto destinazioni vacanziere di mare e montagna, non è sufficiente a compensare il calo degli stranieri.

Ad ogni modo, se pensiamo agli scenari catastrofici ipotizzati qualche mese fa da alcuni addetti ai lavori, essere già tornati per il mese di agosto sopra al 50% di occupazione (e addirittura sopra al 60% nel caso delle città business) è sicuramente un dato positivo.

Anche in virtù del fatto che, statisticamente parlando, a questi livelli di occupazione perlomeno si dovrebbe raggiungere il break even e in alcuni casi virtuosi si riesce anche a generare profitto.

E se aggiungiamo che le città tendenzialmente si caratterizzano per una finestra di prenotazione particolarmente corta, per le settimane future prevediamo che le
prenotazioni si concentreranno in gran parte a ridosso della data di arrivo, perciò è verosimile che, se la situazione epidemiologica continuerà ad essere sotto controllo,
alle prossime uscite della nostra rubrica rileveremo percentuali di occupazione più alte, sia per il cluster delle città business che per il cluster delle città leisure.

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