BOLLETTINO REVENUE NUM. 11, ANALISI MARE, MONTAGNA E CITTÀ NOVEMBRE 2020

Il 17 novembre abbiamo estrapolato dal nostro software Revolution Plus gli ultimi dati riguardanti le strutture in consulenza con noi. Abbiamo chiuso il mese di ottobre con le seguenti percentuali di occupazione:

  • Città leisure/d’arte: 47%
  • Città business: 63%
  • Montagna: 58%

 

I dati delle città risentono fondamentalmente della seconda ondata che ha iniziato a farsi sentire in molti paesi europei a partire dalla seconda metà di ottobre, con lockdown locali che hanno ridotto i movimenti delle persone all’interno di questi paesi e all’estero, restrizioni in entrata introdotte dall’Italia verso alcuni paesi e viceversa. Tali misure hanno pesantemente ridotto i flussi incoming dei clienti stranieri, che rappresentano una notevole fetta del mercato delle città, in particolar modo quelle d’arte. Successivamente l’aumento dei contagi in Italia e le prime restrizioni interne introdotte dal governo italiano hanno inciso ulteriormente sull’abbassamento della domanda negli ultimi giorni di ottobre.

Per quanto riguarda invece la montagna, il tasso di occupazione è dovuto, oltre ai fattori precedentemente esposti, anche al fatto che ottobre è un mese di bassa stagione per questo cluster. In ogni caso, facendo un confronto con lo stesso mese dell’anno scorso (63%), il decremento è stato solo di 5 punti percentuali e la montagna è stata la tipologia di destinazione che negli ultimi mesi è riuscita a reggere meglio l’urto della pandemia, facendo leva su un’alta percentuale di clientela domestica.

In ogni caso, come abbiamo affermato altre volte in precedenti articoli, statisticamente quando si raggiunge un’occupazione tra il 30% e il 60% la maggior parte delle strutture raggiunge perlomeno il break even point. Tutti e 3 i cluster sopra analizzati rientrano all’interno di questo range, per cui, considerando tutti gli ostacoli che il mondo del turismo sta affrontando in questo delicato periodo storico, le percentuali di occupazione raggiunte ad ottobre hanno quanto meno permesso alle strutture ricettive di chiudere il mese in pareggio (o in positivo) nel bilancio tra costi e ricavi, e questo è comunque un risultato da sottolineare.

Inoltre, poiché siamo quasi alle porte della stagione invernale, abbiamo iniziato ad analizzare anche i dati provvisori della montagna per i prossimi mesi. Queste sono al momento le percentuali di occupazione che abbiamo riscontrato:

Dicembre: 26%

Gennaio: 25%

Febbraio: 23%

Marzo: 12%

Aprile: 4%

 

I numeri che vogliamo in particolar modo evidenziare sono le percentuali di occupazione di dicembre, gennaio e febbraio che, nonostante l’aumento dei casi e le misure restrittive imposte recentemente, non hanno subito eccessivi contraccolpi. Tenendo conto che ci troviamo ancora a novembre, ad oggi le percentuali di occupazione della montagna per i prossimi mesi sono solo di pochi punti al di sotto di quelle che in questo periodo avremmo avuto in una situazione senza pandemia. Ciò significa che i clienti non hanno abbandonato l’idea di andare in vacanza in montagna e al momento hanno semplicemente “congelato” i loro piani di viaggio. Ovviamente le prossime settimane saranno decisive perché, in funzione dell’andamento della pandemia e delle decisioni del governo, capiremo come reagirà il mercato.

Continueremo a monitorare i dati e vi terremo aggiornati.

 

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