Stare insieme? La migliore scuola di vita
Senza quasi accorgercene anche un’altra settimana di Revenue Academy è finita. Per l’esattezza, si è conclusa la 22esima edizione dei corsi della nostra scuola che sembra nata davvero poco fa.
Tanto per parafrasare uno dei corsisti proprio di quest’ultima classe, il tempo vola quando ci si diverte. Sono stati 5 giorni come al solito intensi, produttivi ma anche piacevoli.
E ci auguriamo di rivederci presto in giro con tutti i partecipanti. Con o anche senza un gin tonic davanti.
Tantissimi sono i temi che si affrontano in aula ma uno di quelli che più creano attenzione durante le lezioni è come funzioni la competizione in questo mercato turistico.
Come in tutte le altre occasioni in cui si affronta l’argomento, dobbiamo far presente che le regole sono definitivamente cambiate, che concetti come ”concorrente” o ”competitive set” hanno contorni ormai sfumati e che – anzi – ci sono molti elementi che testimoniano l’importanza del lavorare tutti insieme.
Non ci occorre più il Pantone per capire quanto sia verde l’erba del vicino e i numeri delle esperienze di Revenue di Destinazione, come quella di Grado, indurrebbero piuttosto a pensare come unire le forze per il bene del territorio intero.
Sembra difficile da credere fin quando non lo si prova direttamente ma nel Revenue si torna alle elementari e non si copia: è inutile controllare più o meno maniacalmente le tariffe dei vicini di casa.
La competizione è su noi stessi e per raggiungere un risultato migliorativo l’unico riferimento è il nostro storico: a parità di periodo, bisogna capire cosa è stato fatto, cosa va mantenuto e cosa migliorato.
Del resto, mai ci stancheremo di dire che non esistono due alberghi tanto uguali l’uno all’altro da poter pensare di mettere in campo le stesse strategie.
Troppo numerosi sono i parametri che possono intervenire, dalla posizione alla reputazione online fino ad arrivare addirittura a come si risponde al telefono.
Il prezzo giusto riguarda la singola struttura e l’invito è a non aver paura di sbagliare. Tanto succederà.
Ma nel Revenue così come anche in altro, l’importante è imparare dai propri errori: perché è solo sbagliando che si impara, perché è più determinante il rialzarsi piuttosto che sognare di non cadere mai etc.
Ricapitolando, si tratta di focalizzarsi su se stessi, scansare confronti improponibili, evitare di commettere due volte lo stesso errore: questi i presupposti per cercare gli incrementi che ancora si nascondono nel nostro mercato del Turismo.
E, per dire la verità, questi incrementi interessano anche ai nostri clienti, quegli alberghi che seguiamo ogni giorno e con cui quotidianamente collaboriamo per arrivare al risultato.
Se il nostro obiettivo professionale è la crescita delle aziende che seguiamo, la certezza è una: noi – per primi – dobbiamo puntare a crescere.
Anche come persone. Il Team deve essere fatto di persone sempre migliori. Per la seconda volta (la prima è stata lo scorso maggio, con tutt’altro meteo) abbiamo deciso di migliorare tutti insieme con una due giorni di Team Building.
Due giorni al Don Luis di Castel di Sangro – e qui un ringraziamento è assolutamente d’uopo per il nostro amico albergatore Giovanni Dell’Armi che ci ha fatto sentire come a casa nostra – per tutto il Revenue Team e famiglie.
È un po’ come il Revenue di Destinazione: stare insieme fa bene.
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E che non voglia suonare come slogan anche se è senza dubbio vero che ci fa capire meglio, si avvicinano le menti e ne beneficia lo spirito di squadra .
Due giornate in cui siamo stati tutti insieme e che hanno detto che:
- l’83% del Revenue Team preferisce il centro benessere al calcetto (soprattutto se diluvia)
- l’83% del Revenue Team ha buoni gusti musicali
- l’83% del Revenue Team dispensa abbracci di eccellente qualità
- l’83% del Revenue Team sa riconoscere un Revenue Manager a occhi chiusi
Ma anche che: indipendentemente da che si tratti di alberghi o di noi stessi, l’obiettivo rimane quello di crescere e migliorare. Ancora meglio se lo si fa tutti insieme.