Perché il Revenue serve al turismo sostenibile

In Italia esistono albergatori che sono andati oltre il concetto di competizione e hanno abbracciato la condivisione di dati con i propri vicini per aumentare la visibilità della loro destinazione. Una UTR (Unità Territoriale Revenue) serve proprio a questo: quando più strutture vicine si uniscono e applicano le tecniche di Revenue Management portano benefici a sé e a tutto il territorio.

Questa è solo la base per svilupparsi in una rete d’impresa.

A Sottomarina e nel Sulcis Iglesiente siamo stati invitati, contemporaneamente, a tenere dei corsi di formazione per le UTR e per gli operatori turistici, local expert, tour operator, tutti quanti accomunati dal desiderio di svilupparsi nel percorso di digitalizzazione.

“Prima bastava esserci sul mercato, con l’avvento di internet e della digitalizzazione dobbiamo essere sempre presenti e dinamici in un mercato che cambia repentinamente”, racconta il nostro Revenue Manager Edoardo Furi nella sala comunale di Sant’Antioco, durante le giornate di formazione del 25 e 26 gennaio 2023.

Dal 2017 l’UTR di Sottomarina condivide dati sul nostro software Revolution Plus per storicizzare e prevedere gli andamenti del mercato e quindi farsi trovare pronti dai clienti, prima degli altri.

Nell’era digitale le notizie si dimenticano facilmente, probabilmente non ricorderai che nel 2017 Grado registrò un’occupazione media del 63% dal 46% nel 2014 (per l’articolo completo “Il caso: Revenue Management di destinazione. Grado in Rete“).

Crediamo che per essere visibili online sia necessaria una strategia che coinvolga soprattutto le istituzioni, che in diverse UTR italiane stanno dimostrando il loro impegno per rendere sempre più attraente la destinazione attraverso campagne pubblicitarie, fondi e accesso facilitato ai bandi.


Ma prima delle istituzioni, il cambiamento può partire dalla singola struttura, che stanca delle competizioni, dialoga con i propri vicini per crescere insieme.

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