L’Australia “nel fuoco” della criminalità organizzata

Difficile leggere quanto sta succedendo in Australia e non rimanere sgomenti di quanto fragile possa essere il nostro ecosistema e quanto possano essere stupidi – tanto per usare un eufemismo – gli esseri umani.

Ho passato un mese in Australia, abbastanza da capire quanto pericolosi possano essere gli eucalipti  – che sono altamente infiammabili – e quanto folli possano essere alcuni gesti, a volte dettati da stupidità, a volte da vera e propria criminalità.

Il cugino di mia moglie viveva nel “bush”, la zona di confine tra la costa e il deserto e durante un incendio – più o meno doloso – di alcuni anni fa si ritrovò circondato dalle fiamme.

Riuscì a salvarsi e a raccontare la sua incredibile storia alla televisione nazionale e vi assicuro che leggere degli incendi in Australia, sebbene corredati di morti, non è la stessa cosa che vivere quei terribili momenti attraverso un racconto personale di chi sentiva la temperatura intorno a sé arrivare a 70  gradi e le fiamme avanzare divorando in pochi secondi tutto quello che trovavano davanti a loro.

L’Australia è un paese lontano e nel nostro immaginario collettivo il luogo remoto dove sognare di passare un periodo lungo o dove trasferirsi per vivere una vita diversa.

L’Australia è il sogno di tutti, è il riparo dal freddo, è la voglia di mare e di surf.

L’Australia deve essere protetta.

Un Paese intero sotto assedio, con numeri sulle stime dei danni da capogiro: solo nel Nuovo Galles del Sud sono stati bruciati almeno 4 milioni di ettari di territorio; nelle Blue Mountains è stato bruciato il 50% delle riserve naturali.

Per non parlare del miliardo di animali morti, di specie che forse non avremo più la fortuna di vedere e della conta di vite umane spezzate.

Conoscendo la forza e la determinazione del popolo australiano posso solo immaginare quanto possano spendersi tutti coloro che stanno cercando di dare un contributo per salvare il salvabile, soprattutto i vigili del fuoco che per aiutare esseri umani rischiano la loro vita e a volte la perdono.

Siamo impotenti e trepidanti in attesa di notizie che ci aiutino a sognare ancora quel luogo fantastico della nostra madre Terra e non vogliamo che venga mutilato e che sia sofferente: lo rivogliamo allegro e scanzonato come i suoi simpatici abitanti, questo per loro e anche per noi.

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