Hotel Trend n. 26 – Analisi e previsioni città e montagna

Ad oggi la situazione pandemica e le nuove restrizioni non sembrano aver minimamente inciso sul flusso della domanda per Capodanno.

Per quanto il Super Green Pass possa aver rappresentato un freno per alcune persone non vaccinate o per alcune famiglie con bambini non ancora vaccinati, va detto che le percentuali di vaccinati in Italia, sia adulti che ragazzi tra i 12 e 19 anni, sono talmente alte da aver quasi annullato l’impatto di inevitabili cancellazioni.

Come avevamo previsto in un precedente bollettino il trend per queste festività continua ad essere decisamente ottimo.

Partiamo dalle città, dove stiamo registrando una discreta pressione su Capodanno e i giorni vicini. A seguire un focus sull’andamento giornaliero per il periodo che va dal 20 dicembre al 9 gennaio.

Sulle città il 31 dicembre e 1° gennaio mostrano un picco più evidente di richiesta, come già riscontrato in tempi pre-covid, rappresentato anche da un surplus del prezzo medio di vendita.

Si tratta di soggiorni mediamente brevi (1-2 notti), equamente distribuiti tra italiani e stranieri (prevalentemente europei di prossimità).

Sugli altri giorni la domanda e i prezzi sono un po’ più livellati e regolari, con occupazioni che ancora devono decollare. Ma ci aspettiamo un forte incremento sotto data, al netto chiaramente di decisioni politiche negative.

Ora passiamo alla montagna.

Dal grafico sopra esposto emerge la netta differenza con la città, sia in termini di occupazioni che prezzi medi di vendita. Se è vero che la città, escluso il picco di Capodanno, registra occupazioni ancora medio-basse nel periodo delle festività, per la montagna riscontriamo invece un’abbondante richiesta che si manifesta in modo forte e costante per tutto il periodo che va da Natale all’Epifania.

Navighiamo su una media di periodo superiore al 60% con un prezzo medio che si aggira sui 250 euro. Chiaramente parliamo di soggiorni medi molto più lunghi rispetto alle città, e con una marcata prevalenza di domanda domestica.

Quello che emerge è che gli italiani hanno una voglia immensa di montagna, a maggior ragione dopo l’inverno dell’anno scorso, saltato in seguito alla seconda ondata e ai decreti dell’ultimo minuto che tutti ci ricordiamo.

Discorso a parte meritano i giorni clou attorno a Capodanno, nella fattispecie 30, 31 e 1.

È evidente il picco tariffario raggiunto dalla notte di Capodanno che ad oggi si manifesta sotto forma di prezzo medio di vendita di 445 euro, e che è destinato ancora a crescere nel tragitto che porterà al 100% di occupazione sotto data. Tendenzialmente la domanda e i prezzi medi ad oggi sono nettamente superiori a quelli che vedevamo nello stesso periodo del 2019 (prima dello scoppio della pandemia)

Gli hotel di montagna 3 e 4 stelle continuano a ricevere quotidianamente prenotazioni del genere a tariffe astronomiche:

Insomma, i dati che vediamo oggi, mentre scriviamo, ci dicono ufficialmente e chiaramente una cosa: se non ci saranno follie politiche nei prossimi giorni, queste festività di Natale, Capodanno ed Epifania saranno per gli hotel di montagna le migliori di tutti i tempi, qualcosa di memorabile e spettacolare.

Nel prossimo bollettino faremo un’analisi a consuntivo delle performance degli hotel di città e montagna durante le festività.

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