Camere nuove senza ristrutturare?

La  microricettività.

Ebbene si, esiste.

La maggior parte di noi quando pensa ad un posto dove alloggiare, pensa subito ad un hotel.

Invece esiste un mondo incredibile di b&b, case vacanza, affittacamere, residence, ostelli, foresterie, rifugi alpini e chi più ne ha più ne metta.

Migliaia di posti letto, dei quali il nostro magnifico paese ha bisogno. Offrire al turista altri tipi di alloggi ci rende europei, internazionali e ancora più appetibili.

A volte sono piccole chicche che lasciano sbalorditi, dei luoghi nei quali tornare.

A volte purtroppo, posti senza magia, senza colori, che non si integrano con le località in cui si trovano.

Anche per tutte queste attività valgono le regole dell’accoglienza ovviamente.

Una su tutte: chi cerca una casa, una camera per un viaggio cerca quasi sempre un’esperienza. Qualcosa da ricordare e da raccontare.

E allora che sia un relooking o una vera e propria progettazione, creare ambienti accoglienti, che diano la senzazione di pulizia e freschezza, è la strada giusta per farsi scegliere in quei famosi “7 secondi” in cui l’ospite ci preferisce.

Oggetti e colori devono trasmettere il desiderio di trovarsi lì, immaginarsi esattamente nel luogo di quella foto.

La domanda, anche per la microricettività, è sempre la stessa: può bastare un letto e un comodino?

A voi l’ardua sentenza.

Gemma Siani

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