Diventa il miglior manager per la tua azienda
Anni di esperienza in decine di aziende mi hanno dato la possibilità di formare tanti manager all’interno delle realtà dove ho operato: Proprietari, Gestori e Capi Reparto.
Li ho aiutati, attraverso un percorso mirato, a ottenere il miglior risultato possibile dalla propria azienda, li ho formati – con sessioni a obiettivi stabiliti – a sviluppare una coscienza manageriale, lasciando che a poco a poco si discostassero dalle consuetudini e dalle decisioni non strategiche.
Lasciatemi dire, con un pizzico di orgoglio, che la maggior parte di esse ha aumentato i profitti, vantando un’organizzazione efficiente; alcuni di questi professionisti collaborano con me in altri diversi progetti di Management.
Fare azienda
“Fare azienda” dovrebbe essere la prima regola di ogni buon imprenditore o manager. Anche nel mio ruolo, quello di formatore e consulente, vale la prima stessa regola. Nel caso specifico delle realtà turistiche, coprendo appieno le molteplici responsabilità che un manager attivo in questo campo deve sostenere: essi portano sulle spalle il fallimento o il successo della propria azienda, il raggiungimento di uno o dell’altro traguardo è legato spesso alle loro decisioni.
Oltre agli aspetti comuni a ogni settore produttivo come, ad esempio, la scelta della strategia commerciale o la gestione finanziaria, le problematiche quotidiane operative – che sembrano fagocitare tutti gli aspetti di pianificazione futuri – per non parlare, poi, della gestione delle risorse umane, le assunzioni, i licenziamenti, l’organigramma generale.
Nel settore turistico – alberghiero/ricettivo prevalentemente – la gestione e l’organizzazione aziendale sono complesse poiché è necessario coniugare diversi aspetti che qui potremo raggruppare in due grandi aree:
– la gestione delle camere, dalla prenotazione alla pulizia, passando per il settore Ricevimento e Accoglienza
– la presenza di servizi annessi di natura molto differente quali ristorazione, centro benessere, attività sportive, animazione, ecc.
Non mi soffermo per utilità ma passo velocemente solo ad elencare concetti che tutti voi credo conosciate, quali:
– la simultaneità del processo di produzione e consumo del servizio
– l’elevata stagionalità della domanda in funzione della location e la conseguente scarsità di domanda negli altri periodi dell’anno
– il macro territorio concorrenziale di riferimento ormai divenuto “Il Mondo”
– la Brand Reputation, gli alti costi di gestione di attività.
Il lungo elenco (ma non completo) che vi ho sottoposto, ha lo scopo di porre l’attenzione sul fatto che “fare azienda” in questo settore è piuttosto complicato e richiede un sistema di programmazione delle attività, di una gestione per obiettivi che abbia come focus la qualità al servizio ma anche l’efficienza, che sia in grado di contenere i costi e aumentarne i ricavi, immaginando un trend economico e d’immagine che sia sempre positivo.
In mancanza di una valida guida si rischia di lavorare moltissimo senza che le attese siano soddisfatte, anzi, a volte rischiandone l’effetto contrario; e l’apporto che la consulenza al Management può dare in questo frangente diviene indispensabile.
Si sceglie il consulente di Management perché ha competenze specifiche in questo senso; conosce perfettamente ogni reparto, ne comprende le aree critiche e le strategie di miglioramento da dover applicare caso per caso.
Cosa fa un consulente di management
Il consulente di management insegna il lavoro di gruppo, una visione condivisa di riuscita che possa portare al successo e insegna che solo focalizzando gli obiettivi si raggiunge un risultato positivo.
Ogni imprenditore e professionista del proprio reparto ha il diritto – per la sua crescita e il dovere per l’azienda in cui lavora – di diventare un buon Manager; l’attività di consulenza, che ha la sua maggiore espressione se svolta direttamente sul posto di lavoro, è l’elemento essenziale per il raggiungimento di questa condizione. È importante sapere che il maggior focus di un consulente è quello di rendere i processi operativi più snelli ed efficienti e può riuscirci solo ascoltando ed intervenendo sulle problematiche di reparto. Se il consulente non ha maturato esperienza operativa, difficilmente potrà dare i giusti consigli agli addetti.
Una buona riuscita della consulenza è determinata da due aspetti: quello teorico, senza il quale non si possono porre le basi per un buon andamento (pensiamo ad esempio alla contabilità industriale) e quello pratico/operativo, senza la cui presenza è impossibile realizzare un progetto di organizzazione aziendale di successo. Ecco, il consulente deve essere dotato di queste due imprescindibili caratteristiche.
E ancora: il ruolo del consulente è quello di supportare, consigliare e trovare soluzioni efficaci per l’azienda e i suoi collaboratori, grazie agli studi fatti e al bagaglio di esperienze accumulate negli anni; nello stesso momento, gli attori interessati devono essere proattivi e predisposti nel ricevere, accettare e mettere in pratica i giusti consigli, migliorando congiuntamente le aree critiche al fine di portare a termine un “buon lavoro”.
Sfruttare le conoscenze nel campo di un consulente per ampliare il proprio bagaglio professionale è la giusta chiave di lettura di un’attività di consulenza.
C’è un punto importante però che non si prende sufficientemente in considerazione: il consulente stabilisce le linee guida operative per migliorare la resa dei reparti, ma non è operativo nel singolo settore; solo gli addetti possono fare in modo che il lavoro sia svolto in maniera corretta.
In questi anni le scuole di pensiero che adottano i vari consulenti sono molte; io, personalmente, credo che ogni attività professionale che ci è richiesta debba essere basata sui fondamenti del Management che per stesso tempo sia calzante a pennello per le differenti realtà in cui ci si trova a operare: non esiste una formula univoca per tutti, l’abilità è proprio quella di riuscire a tirare fuori il meglio da ogni situazione e portare l’imprenditore a divenire il migliore Manager per la sua azienda, lui ed i suoi collaboratori ovviamente.
DAL 12 AL 14 OTTOBRE VEDIAMOCI AL TTG INCONTRI
Se poi volete affrontare anche altri argomenti, non perdete l’occasione di conoscerci al TTG Incontri 2017, a Rimini: il 12 ottobre dalle 14 alle 15 nell’area TTG Next Main Hall – Pad. C1 potrete incontrarci durante un seminario gratuito tenuo da Franco Grasso dal titolo: “La nuova era del revenue management”.
Potremo confrontarci in tutte e tre le giornate della fiera (dal 12 al 14 ottobre) presso il padiglione A3 – Corsia 5 Area 101! Vi aspettiamo!