Parcheggio hotel con tante macchine? È dell’albergatore che fa la cosa giusta!

Qualche giorno fa ho fatto una lunga chiaccherata, a tratti un po’ accesa, con un amico albergatore e nostro cliente.

Vorrei raccontare l’ennesima storia assurda.

L’amico in questione ha dovuto mettere un telo sulla recinzione del parcheggio perchè i colleghi invidiosi andavano a fotografare le tante macchine parcheggiate per poi condividere la foto tra loro e commentare.

Posso immaginare il tono dei commenti e, ovviamente,  i soliti cliché e motivazioni scontate, le solite spiegazioni assurde come “certo che lavora, ma con quei prezzi rovina la destinazione”, oppure “lavora perché ha questo o quell’aggancio” o chissà cos’altro.

Ma a nessuno è venuto in mente che il parcheggio con tante macchine potesse semplicemente essere la conseguenza di un albergatore che ha deciso di fare la cosa giusta.

Di storie come questa ne abbiamo sentite tante negli anni, c’è chi si è dimesso da questa o quella associazione per le critiche avute, o chi ha dovuto discutere animatamente con i colleghi o sopportare continue critiche amare.

Albergatori che dopo aver iniziato una collaborazione si trovano bersaglio delle critiche dei colleghi.

Diventano il capro espiatorio. Che gioia per gli altri.

Finalmente c’è un colpevole che giustifica il castello di scuse che si sono costruiti per anni.

Il motivo per cui la loro struttura va male è che ci sono certi albergatori (nostri clienti) che svendono la città. Ah finalmente possono dormire sonni tranquilli, il mistero è stato svelato.

Ormai abbiamo maturato l’esperienza necessaria per dire che gli albergatori che riescono a non farsi condizionare dalle critiche e che portano avanti il lavoro con noi, non solo non rovinano la destinazione, ma la salvano (o almeno ci provano) e sono invece coloro che criticano senza riflettere e che si oppongono a un cambiamento che non accettano e non capiscono, sono loro, con la loro volontà di non cambiare che la stanno affossando.

La domanda che mi faccio sempre è: “ma se un tuo collega lavora facendo cose diverse da quelle che fai tu, non sarebbe più logico pensare di farle anche tu invece che criticarle?”

Per cercare di capire, ho chiesto a più persone cosa ne pensavano, perché la psicologia non è il mio campo.

La risposta che ho avuto è semplice: è più facile criticare che fare e l’idea che il proprio comportamento sia il reale problema è qualcosa che va al di fuori della capacità di comprendere.

È molto più rassicurante dirsi che stiamo facendo la cosa giusta e che il problema sono gli altri, piuttosto che fermarsi a riflettere e accettare che siamo noi stessi il problema.

Perché arrivare a questa consapevolezza porta a capire che se non siamo noi a cambiare, le cose non cambieranno.

Ho scritto queste righe perché voglio difendere tutti quegli albergatori che si sono visti accusare di cose assurde perché hanno avuto il coraggio di cambiare e prendere strade diverse, ignorando le critiche.

A mio avviso sono imprenditori veri con I maiuscola, che fanno quello che deve essere fatto e per farlo ci vuole coraggio, sono lungimiranti, perchè escono dal tracciato comodo e rassicurante del “si è sempre fatto così” e cominciano a capire che quello che fanno deve essere al passo con i tempi e se i tempi cambiano non si può continuare a fare come si è sempre fatto.

Si sono messi in discussione.

Grazie a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di saltare il fosso…e speriamo ne arrivino tanti altri, per il bene della nostra società, degli hotel e della destinazione.

Qui si vince tutti.

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