Chi parla male di Franco Grasso a Roma?

“Senti Franco per la consulenza vorrei pensarci ancora un po’ se non ti dispiace…sai, sono sincero, ho detto a degli amici albergatori e addetti ai lavori che ero convinto ad iniziare un rapporto con te e mi hanno parlato male di te ..mi hanno detto: per carità Grasso no…”

E così il “miracolo” si compie di nuovo e per l’ennesima volta sfugge una consulenza a Roma perché hanno sentito parlar male di me. Ovviamente quando chiedo chi parla male di me, non ottengo mai risposte anche se qualche idea, inevitabilmente…

Solo chi ha lavorato con me e non è stato contento dei risultati può permettersi di criticare il sottoscritto. Ma se mi guardo indietro – ahimè – rilevo che sui circa 600 alberghi seguiti in Italia e all’estero, quelli seguiti a Roma si contano sulle dita di una mano. E se tolgo due esperienze di poco meno di due mesi con albergatori che mi hanno fatto perdere solo tempo e denaro, non resta che l’Hotel Re di Roma che seguo ormai da 8 anni. Con l’Hotel Capannelle è stato un rapporto di management durato 4 anni e mezzo e l’hotel ha ottenuto risultati eccezionali, nonostante la difficile location e sinceramente spero che continui a ripetersi nel 2015 e negli anni a venire…non è un albergo facile.

Quindi chi può parlare male di me? E soprattutto perché?

Forse ho dato troppo? Sono romano e a Roma ho dedicato molto nei primi anni 2000: ho fatto centinaia di ore di lezione di Revenue Management presso l’ente bilaterale territoriale con l’ottimo Orfeo Cecchini (verace e competente) e formato intere generazioni di Revenue Manager che potrebbero anagraficamente essere miei figli e che mi ritrovo, ora, competitori.

Forse aver scritto libri e aver divulgato in tutti i modi quanto appreso e capito dal mio rapporto (già ventennale) con le strutture in Italia e all’estero, lavorando giorno e notte su numeri grafici e analisi per poi dare il pasto pronto a tutti (anche a coloro che non lo chiedevano), per il semplice amore della divulgazione e della condivisione…forse, tutto questo, non merita grandi riconoscimenti.

Non ci tengo particolarmente a lavorare a Roma e c’è spazio per tutti, ma vorrei il rispetto delle regole della buona educazione, così come sono sicuro ci hanno insegnato i nostri padri.

Sono piuttosto stanco di sentire da persone amiche di questo o quello che sparla del sottoscritto, spesso non li conosco neppure! Ultimamente un membro dell’associazionismo romano (che pare ce l’abbia particolarmente col sottoscritto per motivi che io ignoro completamente) ha detto in un luogo pubblico che io prendo soldi da Booking.com…l’affermazione è talmente ridicola che non merita nemmeno una querela…ma come si fa ad immaginare una cosa simile? Booking.com non si fila nessuno e tantomeno il sottoscritto e poi ho previsto da tempo che OTA di un certo tipo tenderanno a sgonfiarsi negli anni.

Non ho mai accettato una lira/euro da nessuno per promuovere questo o quel prodotto, nonostante le numerose e continue sollecitazioni…ho sempre indirizzato i clienti verso quello che ritenevo il prodotto migliore da punto di vista qualità/prezzo e non sono mai stato interessato a pochi spiccioli che rendono le persone ricattabili…non sono stupido e non è la mia etica…chiunque può affermare il contrario lo faccia e si esponga!

Chi ha da dire qualcosa sul mio operato Revenue a Roma, ne approfitti per criticarmi sul blog e, per favore, circostanzi…sono un uomo di numeri e non amo il gossip fine a se stesso…non ho tempo né voglia, e lascio ad altri questo esercizio. Se, come immagino, nessuno lo farà, spero di non sentire più parlare male di me…è un gioco sporco e invito chi lo ha fatto finora a smettere …dobbiamo essere uomini corretti. Il nostro Paese ha bisogno di regole, etica e unione e non di provincialismo tribale.

Potrebbero interessarti anche...