Parola di Einstein!
Il tessuto turistico italiano è composto per la maggior parte da piccoli e medi imprenditori spesso dotati di geniali intuizioni, ma privi di strumenti adatti alla loro realizzazione o ancora realtà competitive sviluppatesi velocemente in termini di fatturati ma del tutto acerbi dal punto del controllo di gestione.
Molti degli imprenditori con i quali ho il piacere di confrontarmi, mi confessano di avere la percezione o la certezza che qualcosa nella gestione della loro attività – sia anch’essa di piccole dimensione – non va come dovrebbe, o che potrebbe andare molto meglio di come è attualmente.
Il tipo di domanda che mi rivolgono è comune a tutti; perché non riesco ad essere “vincente” economicamente al 100%, nonostante gli sforzi e le energie impiegate quotidianamente? E ancora: perché nonostante l’aumento di fatturato non aumentano gli utili in maniera esponenziale?
Con cognizione di causa, rispondo loro che l’attribuzione di tale defezione è da attribuirsi alla mancanza di pianificazione e di obiettivi chiari; è possibile migliorare e doveroso migliorarsi.
La formazione manageriale è ancora in Italia agli ultimi posti nella scala delle priorità economiche e solo attraverso un cambio di rotta deciso, si può raggiungere l’efficienza aziendale e l’aumento del profitto.
L’obiezione a questa mia considerazione è spesso comune: “Noi siamo una piccola realtà, quello che dice lei va bene per le grandi aziende…”
Nulla è più inesatto del sostenere che le regole di management e gestione aziendale siano virtù per pochi eletti.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a farle sempre nello stesso modo”. Mi assumerei con orgoglio la paternità di questa citazione ma, haimè, ne traggo solo lo spunto per incitare ognuno di voi al cambiamento. Ebbene, il primo passo verso il successo aziendale è trovare il coraggio di iniziare a “fare” le cose in maniera differente.