Meteopaura? No grazie!

Da qualche giorno si stanno diffondendo terrificanti considerazioni sul fatto che, ad oggi, si sia registrato un calo di turisti in tutta Italia; un allarme pericoloso che filtra nelle nostre stanze dei bottoni, andando a minare la nostra serenità, già di per sé mai troppo stabile, resa tale dal nostro perenne panico da prestazione.

È chiaramente un dato non smentibile, persino veritiero, ma non per questo inattaccabile da analisi ed argomentazioni.

Andiamo pian piano a metterlo nella giusta prospettiva, impedendo che si espanda trasformandosi in uno spauracchio psicologico ingestibile.

Come ben sappiamo noi del settore, la finestra prenotativa dei nostri clienti si è ristretta, vuoi per una conoscenza maggiore degli strumenti prenotativi, o per un cauto approccio a una estate che fino a qualche giorno fa stentava a manifestarsi
Le operazioni di marketing dei vari colossi della prenotazione online li hanno resi ormai vere e proprie celebrità. Non si può accedere la televisione senza evitare di assistere alla pubblicità di turno. Noi poi, che siamo tutti potenziali viaggisti, abbiamo imparato a giocare con i pregi e i difetti che il nuovo sistema di fruibilità del mondo vacanziero ci mette a disposizione. Scegliere un albergo e costruire un’esperienza sono diventate operazioni affascinanti tanto quanto vivere il soggiorno scelto.

Ragioniamo quindi a mente fredda (e non è facile in queste torride giornate) e non lasciamo che la paura atavica del riempimento a tutti i costi prenda il sopravvento, rischiando di portarci a svendere le nostre preziose camere ben prima del tempo prestabilito.

É molto semplice per un divulgatore non prestare attenzione ai risvolti psicologici, e anche se in modo non voluto, generare panico in un momento dove le decisioni devono essere solide e senza tentennamenti. Siamo tutti in buonafede e, nel nostro piccolo, cerchiamo di offrire il servizio migliore possibile. I moniti però vanno saputi filtrare con la giusta cautela. E poi interpretati con altrettanta consapevolezza.

Perciò, non scordiamoci Il nostro compito primario: seguire il flusso prenotativo. E come sempre ci concentriamo sui movimenti giornalieri (nel breve, medio e lungo termine) per stare sull’onda della domanda, in modo da avere sempre tariffe di riferimento e di mercato.

I giochi iniziano a farsi ora, tutto ciò che è successo nei mesi precedenti ha importanza relativa.

L’esposizione online, fatta per tempo, ha permesso alla visibilità della nostra struttura di mantenersi viva e di creare quella base commerciale su cui poi si baserà la nostra occupazione nei  mesi più importanti dell’alta stagione (almeno per chi si affaccia su lidi marittimi).

Non dimentichiamo però il passaggio chiave nella lettura di questo futuro, tanto vicino nel calendario quanto lontano nella miriade di avvenimenti che lo costruiranno.

La parola chiave è: previsionale.

A meno che non abbiate deciso di lavorare sulla base di una non rimborsabilità, mal ve ne incolga; perché tutto ciò che avrete fatto finora ha il sapore impastato del definitivo. Potrete a questo punto solo sperare di aver operato bene.

Per gli altri, i pionieri, i fautori della vendita cauta ma libera, quelli con la cancellation policy ben calibrata su un giusto rischio d’impresa. Ecco, per voi un’informazione inoppugnabile. Il previsionale non è una condanna. È solo una forte traccia da seguire, un’idea di ciò che sarà. Va letta, studiata e riposta nel giusto cassetto. Di definitivo, oltre alla morte, c’è solo il consuntivo.

Quindi a oggi si sono registrate meno presenze sull’estate? Ottimo. Vuol dire che abbiamo la possibilità, lavorando per bene sulle nostre strutture, di migliorare sensibilmente questo dato. Attraverso la nostra esposizione al mercato, alle nostre condizioni di vendita e, soprattutto, grazie alla corretta tariffa.

Chi lavora con l’online sa che il previsionale è sempre meno attendibile. Che i tassi di cancellazione sono cresciuti a dismisura, avvicinandosi al 40% in alcuni casi. Prendete tutte le camere che avete maturato dalle OTA e toglietene in tale misura.
Gli strumenti di analisi a nostra disposizione poi ci daranno un’ulteriore mano della lettura di questa percentuale. Avvicinandoci a capire quali siano le finestre più importanti di cancellazione.

Senza scendere nel dettaglio, perché non siamo in grado di farlo generalizzando, vi accorgerete che una prenotazione diventa davvero attendibile a distanza di quindici giorni dall’arrivo.

Piacciono a tutti le previsioni. Ci piacciono le cartomanti, i chiaroveggenti, gli aruspici. Guardare il flusso migratorio degli uccelli e indovinare che tempo farà nei prossimi giorni. Studiare il fondo del caffè e capire che quest’estate il nostro albergo sarà al completo.
Assecondiamo i nostri impulsi, teniamoci informati su tutto ciò che potrebbe influire in modo positivo o negativo sulle nostre sorti. Non fasciamoci però la testa, non è rotta.

E, con la passione che ci contraddistingue, cerchiamo di essere bravi a dare a tutto la sua giusta dimensione. Mettendo ogni giorno un punto a capo su ciò che è stato, puntando a ciò che sarà.

Il nostro dio pagano è il Mercato. È apparentemente caotico, sicuramente volubile. Ma ci offre l’opportunità di essere interpretato.

Leggiamo i numeri, oltre alle previsioni.


Gli autori dell’articolo sono:

Riccardo Moglioni  e Federico Olivetti

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