Hyperloop: è in arrivo il “turismo supersonico”?…
C’è chi lo organizza nei minimi dettagli e chi si lascia guidare dall’ispirazione momentanea; chi lo considera parte integrante dell’esperienza e chi solo uno stress da eliminare il prima possibile; chi se lo sobbarca interamente e chi preferisce lasciarsi trasportare.
In ogni caso, il viaggio – inteso per ‘’spostamento’’ – riveste un ruolo fondamentale nel settore del Turismo.
Come si muovono le persone, i mezzi e le vie esistenti da sempre influenzano tutto il resto.
Basti pensare che gli storici del nostro settore sono unanimemente convinti che tutto ha avuto inizio nel luglio di quasi 180 anni fa con Thomas Cook che sfruttò l’allora nuovissima invenzione del treno per mettere in piedi la prima agenzia di viaggi.
O, per rimanere più vicini ai nostri tempi, sia sufficiente ritornare a quando non esistevano ancora le compagnie aeree low-cost. Ogni cambiamento e ogni innovazione nel campo dei trasporti ha conseguenze dirette sui comportamenti turistici.
Negli ultimi giorni, da più parti, stanno arrivando le prime notizie riguardanti la possibilità di assistere presto ad un nuovo e probabilmente profondo mutamento.
Sembra, infatti, reale lo scenario in cui anche in Italia arriverà Hyperloop: il treno a levitazione magnetica passiva, con tecnologia di matrice militare proveniente dagli Stati Uniti messa al servizio del trasporto passeggeri.
Il super-treno avrà la capacità di arrivare fino a oltre i 1200 chilometri al minuto e non c’è bisogno di specificare quanto una simile velocità cambierà i nostri schemi abituali.
Nonostante ancora non ci sia niente di certo, già si parla di poter percorrere la tratta Milano-Bologna in 9 minuti e quella Cagliari-Bastia in 40.
Uno dei fondatori dell’azienda, Bibop Gresta (nostro compatriota di nascita) ha passato la scorsa settimana in Italia per gli incontri preliminari con il Governo e le Regioni allo scopo di sondare il terreno e valutare la fattibilità dell’operazione.
L’impatto sul segmento corporate
A proposito di treni, spesso si è sentito dire che l’implementazione dell’alta velocità ha fortemente impattato sul segmento corporate.
La minore richiesta di camere da parte di alcune aziende è stata motivata con la possibilità di far rientrare a casa i viaggiatori business in tempo per cena.
Tutti contenti tranne, forse, gli alberghi. Se fosse vero questo, chissà cosa succederebbe con Hyperloop.
Ogni cambiamento nasconde possibili nuove opportunità e allora ci viene da pensare ad una possibile rinascita del day-use.
Spostamenti interregionali così rapidi potrebbero portarci ad un’agenda molto fitta di impegni per massimizzare la giornata il più possibile.
Un paio d’ore in hotel per po’ di tranquillità fra un appuntamento e l’altro potrebbero fare al caso di molti.
Così come è plausibile un aumento della richiesta per le piccole e medie sale meeting.
Non si dovrà attendere molto per capire cosa davvero cambierà visto che prima della fine di quest’anno dovrebbero essere presentati ufficialmente i progetti ed entro il 2021 potranno essere messi in opera.
Di certo c’è solo che, per come siamo abituati a veder funzionare il nostro trasporto ferroviario, ‘’velocità’’ non significa per forza ‘’puntualità’’.
Con Hyperloop, tuttavia, arrivare in ritardo potrebbe voler dire essere a Milano in venti minuti.