Estate 2020: c’è gran voglia di ripartire e tanta positività
Flessibilità, monitoraggio continuo del mercato e un’analisi attenta dei costi: sono le chiavi per capire come muovere al meglio le nostre tariffe.
Tra tutte le call che abbiamo avuto in queste ultime settimane – per lo più con strutture di medie/grandi dimensioni – è emersa una gran voglia di ripartire e tanta positività.
Ma come farlo? Per gli albergatori è un momento cruciale questo, e non mancano dubbi e perplessità, ai quali abbiamo risposto come la nostra esperienza ci ha meglio suggerito.
Molti si chiedono se abbassare i prezzi oppure rimanere legati alle tariffe impostate prima della crisi, se agire con early booking nei mesi di settembre e ottobre per stimolare le vendite future, oppure agire con promozioni e tariffe non rimborsabili.
Ovviamente tutti gli imprenditori del settore ricettivo sono ben consapevoli che non possono puntare al raggiungimento dell’obiettivo del fatturato 2019, però si stanno impegnando per cercare di arrivare al famoso break even point.
La chiave di lettura che abbiamo cercato di dare a tutti gli albergatori è quella di considerare quest’anno come l’anno zero, dove non va preso più come riferimento lo storico 2019: si deve necessariamente navigare verso acque nuove.
Ovviamente dobbiamo immaginare un adeguamento tariffario specialmente nei primi periodi di riapertura della struttura, azione invece che al momento non bisogna fare nei mesi centrali, poiché sarebbe uno stimolo a cancellare per il consumatore.
Al momento, nei mesi centrali, non si registrano alti tassi di cancellazioni ma solo un significativo blocco delle prenotazioni.
Pertanto possiamo agire con elasticità tariffaria su qualche data, ma per il momento non adegueremmo troppo le tariffe: siamo più propensi ad aspettare ancora, anche perché siamo ancora a fine Aprile.
Con l’uscita del nuovo decreto, proprio in queste ore, capiremo meglio come impostare il nostro asset manageriale e, di conseguenza, la nostra offerta.
Per concludere, il nostro suggerimento è quello di essere il più flessibili possibile e, una volta che il mercato sarà ripartito, coccolare, fidelizzare, essere empatici con i nostri clienti.
Perché se per quest’anno – come ci siamo detti – raggiungere il fatturato passato sarà complicato, nessuno ci impedisce di lavorare bene per puntare al famoso break even point e – soprattutto – per aumentare la nostra visibilità commerciale sui principali canali online, per costruirci un trend revenue positivo per la stagione 2021.